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Vasi eleganti
per interni

Fornice Objects guarda oltre il convenzionale. Esplora il legame tra la ricerca di materiali innovativi e sostenibili, e l'uso di software di modellazione di ultima generazione applicati alle tecniche di stampa analogica.

VASI DESIGN

Immagina un vaso che va oltre la sua funzione. Immagina una vera e propria opera d’arte che definisce lo spazio che occupa. I vasi eleganti per interni di Fornice Object sono proprio questo: simboli di creatività senza limiti.

Ogni elemento è progettato per dare un tocco di innovazione agli interni moderni, con linee che oscillano da forme audaci a dettagli raffinati. 

Scopri il potere dei vasi eleganti da interno: pezzi unici che trasformano gli spazi in luoghi di bellezza e creatività. 

 

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India Tomato Vase: tra Terra e Microarchitettura

MITTI, che in lingua Hindi significa “terra”, è il titolo della collezione di vasi le cui forme e texture prendono ispirazione da un lungo viaggio nel cuore dell’India, tra templi curvilinei e odori inaspettati. 

Al suo ritorno in Italia, la bellezza folgorante delle architetture e delle luci, che riflettendo su di esse creavano nuove forme, hanno spinto Chiara Ravaioli a riflettere sul concetto di microarchitettura.

 

Come suggerisce il nome stesso del marchio, Fornice Objects, la luce naturale e il modo in cui essa bagna gli ambienti e la materia, è un elemento chiave nel lavoro di Chiara, il cui intento risiede nel dare vita a oggetti che possiedano costanti rimandi alla natura.  

 

In particolare, India Tomato Vase è il risultato di un’elegante combinazione tra abilità artigianale, che porta con sé un know-how unico e irriproducibile, e stampa 3D, una tecnologia industriale emergente. In ogni creazione, la componente umana prevale nettamente: il processo creativo avviene tramite la riflessione e la ricerca, che poi prende avvio con la bozza del progetto e il disegno su carta, che viene modificato e rimodellato svariate volte fino a pervenire al giusto compromesso tra la creatività delle mani e le possibilità delle macchine.

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L’India Tomato Vase cela due essenziali chiavi di lettura rivolte alla natura: la prima risiede nelle sue forme, mentre la seconda nella sua composizione.

 

Durante il viaggio in India, Chiara ha maturato una riflessione sull’India Vase ispirata non solo dalle strutture, come l’antico pozzo a gradini del villaggio di Abhaneri, vicino a Jaipur, ma soprattutto dai paesaggi naturali. Fra questi, molto ha inciso il Tharr, o Grande Deserto Indiano. Un mare di dune in continua evoluzione si stagliava di fronte a Chiara per la prima volta: il vento e la luce ne modificavano costantemente le forme, dando vita a un processo incontrollabile, imprevedibile ed estremamente affascinante. Enormi architetture naturali si creavano e distruggevano sotto i suoi stessi occhi. 

 

Le forme e la texture di India Tomato Vase desiderano evocare un souvenir indiano che trova svariate corrispondenze con la città d’origine di Chiara Ravaioli. Ravenna è situata a pochi chilometri dal mare. Una lunga striscia di spiaggia presenta dune di varia dimensione che si compenetrano con la sabbia e la pineta litoranea adiacente. 

 

Al tatto, India Tomato Vase ricorda quelle stesse dune indiane e ravennati, e quella stessa sabbia che le compone e scompone. A seconda del momento della giornata, la luce cade diversamente sulle piccole dune del vaso, la cui forma non è solo ripresa nel pattern, ma anche nell’andamento ondulatorio della struttura complessiva. Allo stesso modo, le ombre prodotte, che sono parte integrante del vaso, contribuiscono a creare e trasmettere una microarchitettura e micro-atmosfera uniche.

L'esaltazione
della natura

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Formata per il 70% dagli scarti della buccia di pomodoro di Sicilia

Il secondo aspetto che richiama la natura risiede nei materiali di realizzazione. Creato con una termoplastica biodegradabile e non tossica, la composizione dell’India Tomato Vase è formata per il 70% dagli scarti della buccia di pomodoro di Sicilia e per il restante 30% dal PLA, acido polilattico derivante da risorse rinnovabili e compostabili, quali il mais. Essendo interamente realizzato con materiale organico e senza l’utilizzo di colle, il vaso non resiste all’acqua ma si presta a contenere fiori secchi o fungere da scultura e complemento d’arredo. 

 

Vari aspetti portano il vaso India a presentarsi a suo modo unico e variabile

La natura organica del filamento fa sì che la sua disponibilità sia soggetta alle stagioni: si può disporre del materiale unicamente al termine della coltura dei pomodori, alla fine dell’estate. Inoltre, a seconda degli scarti disponibili, aggiunti al PLA, la tonalità della fibra può variare. La percentuale maggiore di pomodoro può manifestarsi in sfumature di rosso differenti a seconda dei lotti, mentre una maggiore presenza di PLA può portare la superficie a essere più materia e irregolare. Di conseguenza, i risultati del processo creativo non saranno mai identici, poiché dipendono dal rapporto tra i due materiali nella creazione del filamento, che poi prenderà forma attraverso la stampante tridimensionale. 

 

Questo modello possiede una storia speciale, che è trasferita nella leggerezza delle sue forme raffinate, sensuali ed eleganti. Ogni India Tomato Vase è unico e imperfetto.

 

Ultimata la bozza su carta, la designer Chiara Ravaioli procede a disegnare digitalmente il progetto del vaso. Questo passa attraverso vari software di modellazione prima di arrivare al macchinario tridimensionale. In qualche modo, quello di Chiara è un processo creativo assimilabile a quello del tornio e del tornitore, il quale concepisce e poi modella l’oggetto attraverso uno strumento meccanizzato. Così sboccia un oggetto che porta con sé dei richiami forti ma silenziosi alla natura: è necessario ascoltare, toccare, percepire il materiale per leggerli e comprenderli. 

 

Per ogni stampa il design rimane invariato, ma la particolarità del filamento fa fiorire delle forme naturali, antiche e speciali, le quali fanno parte di quelle stesse anomalie che caratterizzano ogni elemento presente in natura, concorrendo a renderla la più “Grande Bellezza”.

[fòr-ni-ce]

Nel dizionario italiano di architettura, il termine “fornice” [fòr-ni-ce] indica la luce che passa attraverso le grandi aperture ad arco di antichi edifici e monumenti

Il marchio personale di Chiara Ravaioli esplora il legame tra la ricerca su materiali innovativi e sostenibili, e l'uso di software di modellazione di ultima generazione applicati alle tecniche di stampa analogica. 

 

In quattro anni d’attività le sue creazioni hanno subìto una grande evoluzione. Tuttavia, due elementi chiave sono rimasti costanti: la creatività artigianale e la stampa 3D. Ogni progetto che Chiara porta a termine è un raffinato compromesso tra mani e tecnologia. La designer fa nascere degli objects dalla connotazione unica. 

 

Il lavoro lento, riflessivo, pratico e imperfetto incontra quello veloce, rigoroso e ripetibile. 

 

Si tratta di un processo creativo unico, che consente a Chiara Ravaioli di dare voce a statements audaci che si traducono in oggetti eterei. Gres, porcellana, smalti, filamenti organici di canapa, ebano, melograno che assieme a. bioplastiche vengono pensati e progettati dalle mani e dall’inventiva di Chiara per poi ottenere il proprio corrispettivo reale attraverso la stampante 3D. Uno degli intenti propulsivi dell’attività della designer è quello di avvicinare il pubblico al concetto di stampa tridimensionale, macchinario capace di creare oggetti eleganti e raffinati.

 

Fornice Objects è figlio di una costante sperimentazione: la designer crea oggetti le cui superfici rendono tutta la loro potenza ed essenza al tatto. La ricerca si ritrova nei materiali, nelle tecniche di lavorazione, nelle texture, nelle forme. Il risultato sono vasi eleganti da interno ricchi di stile e personalità

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Dove siamo

Le Cantine di Palazzo Rava

Via di Roma 117, 48121 RAVENNA

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